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Alta Via delle 5 Terre: Levanto-Portovenere

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Dicembre 18, 2018 9:59 pm
Joe

DATI

Provincia:
Partenza: Levanto
Arrivo: Portovenere
Distanza: 44 km
Dislivello: 1400 m
Periodo consigliato: Tutto l’anno

INFO UTILI

Ristorante
via Garibaldi 56
Sondrio
Tel: 00000000

DESCRIZIONE

La salita verso il “Termine”
L’itinerario MTB lungo l’Alta Via delle 5 Terre inizia da Levanto, la prima località oltre Monterosso, ad Occidente. Dal centro storico animato di focaccerie e locali, dove parte anche l’itinerario MTB del Salto della Lepre, si segue la strada verso la stazione ferroviaria lungo il torrente Ghiararo, in estate spesso in secca. Alla rotonda del campo sportivo si svolta a destra oltrepassando il greto e poi a sinistra in direzione di Monterosso e La Spezia. L’asfalto è da subito in salita anche se le pendenze non sono mai aggressive. In piena estate consiglio di partire molto presto per godere della frescura prima che la canicola si svegli. Si guadagna quota con costanza superando i borghi di Legnaro e Chiesanuova e allontanandosi sempre più dal mare e da Levanto.

A 320 m, dopo una breve galleria di 150 m, si segue la strada sulla sinistra e si approda alla Colla di Gritta. Qualche scorcio sul mare si concede prima di riprendere il tracciato verso il Santuario di Soviore, il più antico di culto mariano in Liguria.

Dal piazzale antistante il complesso si scorge Monterosso al mare, la prima delle 5 terre, e sempre dal piazzale si può costeggiare la chiesa su un breve tratto di sterrato prima di ritornare sulla strada principale. Il Termine è ormai vicino, un solo ultimo chilometro e si potrà decretare il vero inizio dell’Alta Via delle 5 Terre in MTB.

L’Alta Via delle 5 Terre

Termine è in realtà l’inizio di due itinerari tra i più belli delle 5 Terre: il primo è la strada panoramica asfaltata, da poco riaperta, che permette tra numerosi saliscendi di godere di piacevoli scorci sul litorale spezzino, il secondo è il trail dell’Alta Via delle 5 Terre che tra sterrati e single trail è percorribile solo a piedi o in mountain bike (con diverse varianti tra le due possibilità!).
Salutiamo l’asfalto e ci inerpichiamo da subito sulla rampa segnalata come AV5T: poche pedalate e ci ritroviamo a spingere la bici in salita su sassi e radici per qualche minuto. Lo scollinamento è un sospiro di sollievo: comincia un divertente e, fin dai primi momenti impegnativo, single trail in discesa che allargandosi giunge fino alla Foce di Drignana. Un attraversamento stradale richiede un istante di attenzione prima di riprendere a salire su asfalto con punte che sfiorano il 16-17%. E’ questione di 400 metri e il bivio sulla destra ci fa tornare su forestale sterrata.

Si procede incrociando l’Alta Via delle 5 Terre per gli escursionisti che in certi tratti risulta troppo complessa da seguire in MTB. Qualche decina di metro particolarmente duro obbliga i meno allenati a scendere di sella per spingere la bici, ma è questione di pochi minuti.
La bellezza dell’itinerario si trova in diverse caratteristiche individuate: prima tra tutte nella manutenzione ottimale del fondo, variegato e mai noioso, poi nel silenzio dei boschi rotto solo dalla presenza di qualche volatile, scoiattoli e alcuni sfuggenti mammiferi e anche dal fatto che, durante le giornate più afose, le fronde e la vegetazione cospicua mantengano il percorso sempre fresco.
All’area sosta, dove Leo rimedia una pizzicatura della camera d’aria, deviamo a destra immettendoci sull’Alta Via dei trekkers. Un single trail corre lungo il versante della montagna regalandoci momenti davvero divertenti. Superiamo Monte Castello senza raggiungerne la vetta e poi scendiamo a Cigoletta, 611 m. Da Cigoletta una leggera salita ci riporta a quota 640 m circa di Sella Marvede dove inizia il tratto a spinta più lungo del giro, circa 10 minuti.

Saliscendi fino al Colle del Telegrafo

Dal culmine si risalta in sella per affrontare i divertenti saliscendi con vista su Manarola e Riomaggiore, due delle 5 terre. Lentamente si perde quota seguendo il single trail pulito e ben segnalato che oltrepassa il Monte Grosso, il Monte Verrugoli e il bivio per Bramapane. Il Colle del Telegrafo è sempre più vicino con il suo ristoro e la striscia di asfalto che lo attraversa. Due ripidi tratti di discesa, sporchi e sassosi, danno del filo da torcere agli pneumatici ma con un po’ di attenzione si riesce a stare in sella. Al Colle convergono diverse strade e sentieri che procedono verso l’entroterra o il mare e tra questi c’è anche l’Alta Via delle 5 Terre che continua parallela alla costa. Bruschetta pesto e mozzarella e un bicchiere di limonata danno la giusta carica per proseguire nell’itinerario MTB in questo paradisiaco angolo di Liguria.


All’orizzonte… Campiglia

Dal Colle del Telegrafo si sale al Monte dei Fraschi continuando poi verso la chiesetta di Sant’Antonio presso la quale si trova un ristoro. Dal breve tratto ciottolato si torna su sterrato giusto in tempo per affrontare due tornanti in discesa verso Campiglia. Gli scorci sulla costa sono sempre più frequenti e lasciano senza fiato. Il borgo di Campiglia, piccolo e raccolto, giace sulle dorsale dell’Alta Via delle 5 terre ed è un buon punto sosta per fare rifornimento di acqua o viveri. Si costeggia la piazzetta panoramica della chiesa  sulla destra entrando su sterrato e raggiungendo, in poche pedalate, il vecchio mulino risalente con molta probabilità al 1600. Una piccola deviazione ci porta ad un punto panoramico sulla penisola di Portovenere e il Mar Tirreno, vale la pena investire 10 minuti per qualche scatto fotografico. L’asfalto appare nuovamente sul nostro tracciato ma solo per un tratto: ci conduce a Bocca del Cavallin dove si svolta a destra in salita. Poche decine di metri e si torna su sterrato. L’ascesa al Rifugio Castellana che appare abbandonato è fatta di scale e single trail pedalabili al 50%, ma il tratto è davvero breve.

Portovenere e il golfo da vicino

L’Alta Via del Golfo, con un ampio tornante, ci porta ad ammirare la città di La Spezia dall’alto. All’orizzonte le candide e mistiche sagome delle Alpi Apuane fanno promettere che prima o poi si esploreranno in MTB, ma questa sarà un’altra storia.

Dai 380 m scendiamo su forestale per diversi tornati fino all’ennesimo punto panoramico dove si riprende l’asfalto. L’ultimo tratto di discesa verso Case Rosse e il pittoresco porticciolo adiacente della località Le Grazie è veloce e in men che non si dica ci si ritrova lungomare.
Per raggiungere Portovenere seguiamo la strada litoranea che aggira la penisola in leggera ascesa per poi tuffarsi a capofitto verso la rinomata località. L’acqua verde smeraldo è un continuo invito a tuffarsi ma prima di rilassarci abbiamo bisogno di sapere se sarà possibile tornare a Levanto via mare con il battello.

Al desk dei battelli sembrano non essere ancora abituati al trasporto biciclette e così, dopo averci invitato a tornare più tardi, ci confermano di poter trasportare il nostro mezzo allo stesso prezzo del biglietto ordinario ossia 20€ a bici. In due il conto finale sarebbe di 80€, decisamente eccessivo a nostro parere, e così a malincuore siamo costretti ad abbandonare l’idea di un romantico ritorno via mare. Voglio precisare che abbiamo affrontato il giro in alta stagione quindi, forse, in un periodo più tranquillo, il comandante avrebbe accettato a bordo due ciclisti anche trasportando gratuitamente le biciclette o forse no, attendiamo che qualcuno ci riprovi e ci aggiorni in merito.

Un breve giro per Portovenere conferma la bellezza della cittadina. Per rientrare a Levanto prendiamo la strada costiera verso La Spezia dove, con 15€ in due, riusciamo a salire su un regionale con bici al seguito (in Liguria poi su alcuni treni il trasporto bici è addirittura gratuito, ma bisogna informarsi prima su quali sia possibile!).

L’Alta Via delle 5 Terre è un giro impegnativo ma assolutamente da fare: variegato, divertente, fresco e, soprattutto nell’ultima parte, molto panoramico, permette di scoprire un angolo del Parco nazionale delle 5 terre fuori dalle solite rotte degli escursionisti. Il trail è ben tenuto e pulito ideale per godere appieno del territorio in MTB.

Questa variante dell’Alta Via non è che una delle possibili tra le quali troviamo anche quella di Damiano con partenza da Termine e discesa a Riomaggiore.
Se non sei interessato a visitare Portovenere invece, puoi seguire la discesa verso La Spezia dei ragazzi di cicloalpinismo.

Dove dormire a Levanto

Le possibilità per soggiornare a Levanto sono molteplici, dagli alberghi ai campeggi. Noi abbiamo alloggiato al Villa Margherita, un’antica abitazione riadattata a struttura turistica. Il proprietario Federico è disponibile e molto gentile: la bici si può lasciare nel garage in tutta sicurezza e si può richiedere di anticipare la colazione. Trovi tutti gli alloggi e altre informazioni sulla zona su visitlevanto.it

Informazioni aggiuntive

  • Regione:Liguria
  • Difficoltà:Impegnativo
  • Durata:Biker della domenica (5-8h)
  • Dislivello:Camoscio (1001 – 1500 m)
  • Quando Andare:Primavera, Estate, Autunno, Inverno
  • Lunghezza:44

Raccomandazioni per tutti i ciclisti – Da non trascurare! 
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